In Onda... i soliti attacchi


All'inizio della storia del Movimento 5 Stelle, i media erano fortemente contrari a noi. In rete, spesso prendevamo video in cui venivano mosse accuse contro il Movimento, Beppe Grillo e le battaglie che portavamo avanti, rispondendo con considerazioni spesso omesse dai media, il cui obiettivo era affossare e delegittimare il Movimento piuttosto che raccontare le cose come stavano realmente.

Oggi la situazione è un po' diversa, anche perché il Movimento partecipa regolarmente alle trasmissioni televisive. Tuttavia, ritengo che soffriamo ancora di un tipo di giornalismo che alimenta la polemica, evitando di analizzare oggettivamente i fatti. Per questo motivo, dopo aver ascoltato quanto detto nella seconda parte del programma "In Onda" andato in onda sabato 3 agosto, ho deciso di scrivere questo post. Quello che ho notato è che nessuno risponde veramente alle domande, se non in maniera affermativa, come se fossero capaci di prevedere il futuro, ma senza argomentazioni valide se non attacchi nei confronti del Movimento e di Conte.

Minuto 18:42 - Servizio introduttivo sul M5S 

Minuto 20:30 - Domanda di Marianna Aprile a Sergio Rizzo: “Il momento attuale segna una sorta di superamento del padre fondatore, dove Giuseppe Conte prende il posto di Beppe Grillo, o ci sarà una scissione?”

Le risposte di Sergio Rizzo per punti:

  • Penso che Conte sia la persona più sbagliata per guidare i 5 Stelle fin dall’inizio.
  • Da quando è diventato il capo politico del Movimento 5 Stelle, non c’è stata un’elezione in cui il Movimento non abbia perso voti (all’ultima elezione europea hanno perso 2 milioni di voti su 4, ...). E questo, certifica il fallimento politico.
  • Conte ha un profilo che è forse il più lontano possibile dallo stereotipo che ci siamo immaginati del Movimento 5 Stelle: una persona che viene da un mondo accademico e professionale di un certo tipo... secondo Rizzo, era la persona meno adatta a fare il capo politico, e lo dimostra l’andamento delle elezioni.
  • Aggiunge che il Movimento è diventato un partito esattamente come tutti gli altri, e di questo cambiamento è artefice Conte. Il 7 aprile 2022 ha accettato tutte le condizioni della Commissione di Garanzia dei Partiti; adesso accede anche al 2 per mille, quindi è esattamente sullo stesso piano di tutti gli altri partiti politici. Questa, secondo Rizzo, è una grande sconfitta dell’idea originaria di Beppe Grillo.

Considerazioni per punti:

  • Ha ignorato completamente la domanda per lanciarsi in attacchi verso Conte e il Movimento. Le accuse:
    • Conte è la persona sbagliata, non incarna lo stereotipo che "si sono immaginati": quale? Quello del grillino infervorato? Del pizzaiolo o della casalinga? Il Movimento dall’inizio ha avuto una marea di candidati ed eletti estremamente eterogenea. Se esiste uno stereotipo, è solo perché i media l’hanno creato puntando i riflettori sui personaggi meno adatti piuttosto che su quelli più validi. Candidati come quelli della circoscrizione Nord America nel 2013 raramente vengono notati quando si parla dei 5 Stelle (Berritta risponde a Peracchi, che, per chi non ricordasse, era nel partito di Giannino che dovette ritirarsi dalla competizione elettorale perché si scoprì che non aveva la laurea come invece sostenuto).
    • Da quando Conte ha preso la guida, il Movimento ha perso voti, e questo dimostrerebbe che Conte non è adatto: la perdita di voti citata è, secondo me, solo fumo negli occhi, in quanto pone elezioni di tipo diverso sullo stesso piano ed evita di considerare il contesto in cui si è votato o i fatti (alle politiche del 2022 il Movimento era dato al 10% e prese 6 punti percentuali in più). Inoltre, grazie alle coalizioni avviate con il contributo dei 5 Stelle, ci sono state diverse vittorie elettorali con programmi e iniziative discussi con la società civile e gli attivisti. Ma ovviamente, in questo tipo di interviste, dove ci si focalizza sulla polemica e sulle persone, temi, programmi e proposte di legge non sono argomenti di discussione.
    • Il Movimento è diventato un partito: dobbiamo intenderci una volta per tutte. Ma secondo voi, cosa intendevano Beppe Grillo e Casaleggio quando sostenevano che il Movimento non era un partito e non lo sarebbe diventato? Che non poteva darsi un’organizzazione interna? Che non potesse esserci alcuna scelta presa da chi ha ruoli di responsabilità e rappresentanza senza prima farla votare in rete? Che non avrebbe dovuto utilizzare alcuno strumento legale per finanziarsi? Che doveva essere guidato da qualcuno che combaciasse con lo stereotipo di grillino che vi eravate immaginati? O forse voleva dire che non sarebbe dovuto diventare un organo di distribuzione di poltrone e favori, permettendo a chi veniva eletto di arricchirsi e iniziare una carriera interminabile ignorando le richieste e le necessità della base e dei cittadini? Lascio la risposta a chi è onesto intellettualmente.


Minuto 23:20 - Telese chiede ad Annalisa Cuzzocrea: “Potrebbe accadere di nuovo che un movimento possa ripetere i successi del Movimento 5 Stelle” (in termini elettorali: 25% nel 2013, 32% nel 2018)?

Le risposte di Annalisa Cuzzocrea:

  • Non credo. Perché il Movimento ha dimostrato che quell’esperienza non poteva funzionare per varie ragioni.
  • Le ragioni:
    • Contrariamente a quanto si diceva, era molto verticistico.
    • Non era abbastanza trasparente.
    • Aveva tutta una serie di difetti.
    • Si è quindi istituzionalizzato, e così è cambiato. Condivide con Rizzo la considerazione che la figura di Conte sia antitetica a quella del Movimento delle origini.
    • Già nella prima legislatura il Movimento non era lo stesso, e ancora meno nella seconda.
    • L’idea di votare sul blog, ritenuta sbagliata da Annalisa perché crede nella democrazia rappresentativa e non nella democrazia diretta che può essere pilotata da qualcuno o da qualche algoritmo: quell’idea si è dimostrata inapplicabile.
    • Si sono affezionati alle istituzioni, e fa qualche complimento a Fico, difensore della democrazia, come tanti altri che hanno dimostrato di essere validi.


Considerazioni per punti: Le considerazioni sulla risposta di Annalisa meritano di essere chiare e precise, poiché fa anche delle osservazioni condivisibili che avrebbero meritato un’elaborazione maggiore. Utilizzarle semplicemente per sostenere che il Movimento non potrà più ottenere successi come quelli passati non è sufficiente (un bravo giornalista dovrebbe approfondire, perché non esistono sfere di cristallo; secondo me, invece, esistono delle possibilità: dipende da quello che farà la classe dirigente e Conte. Considerando il panorama politico attuale, esistono delle opportunità che spero si riuscirà a cogliere). Comunque:

  • I primi tre punti potrebbero essere considerazioni o critiche condivisibili, ma non possono essere le ragioni per cui il Movimento non potrà ottenere nuovamente successi come quelli del passato (se non l’hanno impedito allora, perché dovrebbero impedirlo ora?). Comunque, sono punti che avrebbero meritato un’analisi maggiore, poiché sono quelli che hanno causato tanti problemi e tante perdite di voti e che spero non vengano ripetuti da Conte.
  • Tornando al fatto che il Movimento si è istituzionalizzato: cosa avrebbe dovuto fare? Il Movimento è nato per entrare nelle istituzioni e portare avanti una politica vicina ai cittadini, non per restarne fuori o distruggere le istituzioni! E il cambiamento è un segno positivo per una formazione politica… non come Meloni o Fratelli d’Italia che, anche se sono al governo, si comportano come se fossero all’opposizione.
  • La democrazia diretta è uno strumento (come il referendum): essa stessa, come le consultazioni sul blog, quando fatte adeguatamente, sono strumenti validi (vedi quando Grillo ci fece votare su chi presentare come presidente ed è stato scelto Rodotà, se volevamo abolire il reato di clandestinità o se volevamo andare alle consultazioni con Renzi).
  • E poi parla dell’affezione verso le istituzioni: cosa dovevano fare secondo lei? E se parlassero piu’ di queste persone e quello che fanno invece di prevedere sempre il fallimento o la scomparsa dei 5 stelle?!


Anche qui, comunque, non vedo una risposta chiara del perché il Movimento non possa ottenere nuovamente grandi risultati. Secondo me, dipende da quello che verrà fatto da qui alle prossime elezioni nazionali.

Minuto 26:00 - Domanda di Marianna Aprile a Davide Casaleggio: “Lei si aspetta una scissione? E a chi va il simbolo?”

Risposte di Davide Casaleggio:

  • Conte è in una grande crisi, e questa è la ragione per cui c’è tutta questa tensione: dopo tre anni di mandato, ha iniziato l’ultimo anno e deve capire come farsi rieleggere nella prossima tornata... oppure creare una nuova associazione per evitare la votazione.
  • Racconta poi una storiella delle tre lettere: la prima lettera suggerisce di dare la colpa al predecessore; la seconda di dare la colpa a un collaboratore di prestigio; la terza, infine, dice di scrivere tre lettere.


Anche qui, non c’è una risposta diretta alla domanda, ma solo affermazioni ambigue che implicano che Conte, se avrà ulteriori problemi, dovrà dimettersi. Effettivamente, sì, se le cose continuano ad andare male, prima o poi dovrà farlo. Tuttavia, ancora una volta, l’impressione che mi resta da interviste come questa è che, invece di parlare di cose importanti (ad esempio, cosa ha determinato la perdita di consenso e quali sono le azioni e gli scenari che potrebbero portare a una scissione o a un nuovo successo piuttosto che a una debacle), ci si concentra sulla crisi dei leader per presagire il fallimento. Perché non si parla di ciò che veramente serve all’Italia? Quali forze politiche stanno lottando per queste necessità? Invece di focalizzarsi su chi vince e chi perde, perché non discutere di quello che propongono e perche’ gli elettori vanno da una parte o dall’altra?!

In Onda... i soliti attacchi In Onda... i soliti attacchi Reviewed by Nola on 12:22 AM Rating: 5

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