Risposta alla Lettera degli 11 Ex Parlamentari M5S su Grillo e Conte

11 ex eletti hanno scritto una lettera in risposta allo scambio che c’è stato tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte in relazione all’assemblea costituente. Questa e' la mia rispsota.

La lettera che avete scritto evidenzia alcune criticità e questioni reali che meriterebbero attenzione, ma che, espresse in questo modo, rischiano di diventare un'arma controproducente per il Movimento 5 Stelle. Questo tipo di schermaglie, infatti, non fanno altro che rafforzare il Centrodestra e quei politici, come Renzi e Calenda, che non hanno a cuore una politica vicina ai cittadini, ma piuttosto una politica autoreferenziale che tutela i propri interessi. Il Movimento, nato proprio per contrastare questi interessi, rischia così di essere indebolito da divisioni interne che, invece di rafforzarlo, lo rendono vulnerabile.

Queste critiche, sebbene in parte condivisibili, non trovano in questa lettera un canale appropriato per ottenere cambiamenti positivi. Anzi, polarizzando la questione in uno scontro tra Conte e Grillo, si fornisce un perfetto strumento a chi vuole delegittimare il Movimento, riducendone la rilevanza elettorale e, quindi, il peso politico.

Entrando nel merito delle argomentazioni, attribuire la nascita del governo Draghi a Conte appare ingiusto, soprattutto considerando che Grillo stesso lo aveva definito “grillino” in un video pubblico. Inoltre, criticare l’idea di una costituente, finalizzata ad ascoltare la base e a migliorare l’organizzazione, come un tentativo di “pidizzare” il Movimento, è assurdo. La costituente, se ben gestita, rappresenta un’iniziativa di democrazia diretta, perfettamente in linea con i valori del Movimento. Certo, sarà importante valutarne i risultati, ma condannare a priori un tentativo di dialogo interno sembra poco costruttivo.

È vero che il Movimento ha commesso errori, ma piuttosto che accusare o schierarsi, sarebbe più utile riconoscerli con onestà intellettuale e cercare di capire come evitarli in futuro. Migliorare richiede confronto, non solo con Grillo, ma soprattutto con la base, che spesso è stata inascoltata.

Per quanto riguarda la critica sulla presunta assenza del Movimento nei territori, è importante sottolineare che questa affermazione non riflette pienamente la situazione attuale. In passato, le divisioni a livello locale erano evidenti, con gruppi che si frammentavano sulla base delle divisioni tra gli eletti e dei legami con singoli parlamentari. Spesso, questi gruppi venivano ascoltati solo se avevano l'appoggio di un eletto di riferimento. Cosa si fece in passato? L'unico tentativo di affrontare le problematiche riscontrate a livello locale con i MeetUp si e' tradotta in una Lettera ai MeetUp scritta da Fico e Di Battista (a cui a quel tempo risposi cosi'). Oggi, invece, finalmente si sta delineando una vera organizzazione territoriale. Un esempio concreto è il Gruppo Territoriale di Cagliari, operativo da un anno, che ha lavorato in sinergia con altri gruppi locali (Quartu Sant'Elena, Assemini, e altri) per ottenere risultati concreti, come la vittoria alle elezioni regionali e comunali, e per contribuire alla stesura dei programmi. Questo dimostra che il Movimento sta ritrovando la propria presenza nei territori, superando le divisioni del passato e creando un'unica realtà coesa.

Certo, c’è ancora molto da migliorare, sia nel ridurre lo strapotere del presidente, sia nel rivedere le modalità di alcune espulsioni, ma è innegabile che stiamo assistendo a un processo di crescita organizzativa che prima mancava. Affermare che il Movimento non esista più nei territori significa ignorare gli sforzi che stanno finalmente portando a una struttura più solida e radicata.

In conclusione, mi auguro che Conte e Grillo collaborino meglio per il bene del Movimento e che coloro che, come voi, si sentono delusi, possano contribuire a far crescere il Movimento piuttosto che alimentare ulteriori divisioni. Solo così potremo continuare a lavorare per un cambiamento reale della politica italiana, restando fedeli ai valori che hanno fatto nascere il Movimento.